AUTRES PAYSAGES
Paesaggi radiografati, frammenti attraverso cui analizzo il complesso rapporto tra uomo e natura,
tra ragione e caos. Gli stessi strumenti utilizzati sono insieme il mezzo espressivo e il riflesso
dell’oggetto dell’indagine: l’apparecchio fotografico fissa l’immagine visibile, ma apre al contempo
la strada e fornisce la base di partenza su cui sviluppo il successivo intervento pittorico.
Il passaggio dalla pittura alla fotografia decreta la fine inesorabile della visione sublime che
voleva la natura selvaggia e inaccessibile, da ammirare e percepire nella sua fissa maestosità;
catturata su di una lastra diviene di facile manipolazione; l’immagine fotografata diventa il
terreno su cui esercitare la forza creativa, su cui liberare la tensione a trasformare ogni cosa
assecondando la spinta del desiderio e dell’immaginazione.
Oggetto di questi miei lavori non è quindi il paesaggio, né è mia intenzione cogliere e fissare
la raffigurazione della natura come oggetto di ammirata contemplazione: al centro del mio interesse
c’è invece la tensione umana, sentita fin dagli albori della civiltà, a modificare, adattare,
trasformare la natura stessa, di piegarla alle esigenze e ai desideri umani. Questa attività di
trasformazione, a volte misurata ed equilibrata, a volte violenta e devastante, è comunque una
costante sempre presente malgrado le molte ipocrisie e false rappresentazioni. Non è mia intenzione
giudicarla, né indirizzarla, ma raccoglierne il senso e anche il conflitto che porta con sé.
Il mio lavoro parte quindi sempre da un'immagine fotografica, su cui in un secondo momento
intervengo cercando una via di fuga; altero, spezzo, supero il rigore tecnologico della
rappresentazione meccanica introducendo materiali e elementi alieni, a volte incompatibili
e contrastanti, come gli inchiostri che sulla stampa vengono respinti e scivolano a contatto
con superfici non adatte a riceverli, ma poi ritornano sui loro stessi passi, si impongono e
si fissano creando figure imprevedibili che si sovrappongono, nascondono, alterano o cancellano
elementi dell’immagine originaria. Attraverso questi processi voglio rappresentare e indagare i
processi, le tensioni e le dinamiche degli interventi compiuti nel tempo dagli uomini sul paesaggio
alterandolo, trasformandolo, distruggendolo e ricreandolo.